Poesia "Il regno"

30.06.2015 11:58

30/06/2015

 
A tutti coloro che non si fanno incantare dai pataccari dell'istruzione.
 
 
Il regno
 
Per anni son stato in un regno malato
diretto da streghe di bassa statura
che han reso quel posto poc’anzi citato
un luogo malsano per ogni creatura.
Non sole hanno agito le piccole arpie
nel compier misfatti, delitti e follie;
un gruppo di appoggio, una spalla in azione
han reso di più di qualunque pozione.
 
Per anni son stato in un regno perduto e,
pensando che forse non tutto era vano,
ho colto qua e là qualche suono di liuto
sperando che il buio finisse lontano.
Ma il tempo sincero che scopre e poi mostra
ha spento le luci e ha chiuso la giostra:
nel regno stregato è abolito il pensiero,
la cosa gradita è il pensare ciarliero.
 
Per anni son stato in un regno bugiardo
che ha cinto i suoi piedi ma non la sua testa,
or lascio lo spazio ad un portastendardo.
Suvvia, dilette, ornatevi a festa!
 
Maurizio Campanella
 

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