La crisi spiegata ai bambini di quinta elementare che a loro volta la spiegheranno agli economisti

27.08.2012 22:52
 
Parleremo di una famiglia composta dai seguenti membri:
 
papà Alessandro;
 
mamma Maria;
 
Matteo,  figlio;
 
Claudio, figlio;
 
Sara, figlia;
 
Martina, figlia;
 
Valerio, figlio;
 
zio Giovanni;
 
 
 
Papà Alessandro è l’amministratore della famiglia. Riceve i soldi dai familiari che lavorano.
 
Mamma Maria compra il necessario che serve alla famiglia: alimenti, vestiti, scarpe, mobili, medicinali, libri, ecc.
 
Matteo lavora in ufficio. Claudio fa l’idraulico. Sara ha un’impresa di pulizie.
 
Martina studia e Valerio è disoccupato.
 
Zio Giovanni presta i soldi alla gente.
 
Per ogni 100 euro guadagnati da Matteo, Claudio e Sara, 45 vanno a papà Alessandro.
 
Matteo guadagna 20 000 euro l’anno.
 
Claudio guadagna 22 000 euro l’anno, ma al papà dice che ne guadagna 18 000.
 
Sara guadagna 24 000 euro l’anno, ma al papà dice che ne guadagna 19 000.
 
Zio Giovanni guadagna molto, ma molto di più di Matteo, Claudio e Sara, ma non dà niente a papà Alessandro. Anzi, quando zio Giovanni si lamenta che ha pochi soldi, papà Alessandro corre in suo soccorso.
 
Quest’anno papà Alessandro si è comprato un’auto blu da un concessionario che gliel’ha fatta pagare molto di più del suo prezzo reale.
 
Mamma Maria, come ogni fine anno, presenta a papà Alessandro il conto delle spese che ha fatto per sostenere la famiglia.
 
Papà Alessandro è in crisi. L’auto blu che ha comprato è costata molto ed ora non ha i soldi per mamma Maria.
 
Come può pagare il conto delle spese che ha fatto mamma Maria?
 
Se Claudio e Sara avessero detto a papà Alessandro quanto effettivamente guadagnano ogni anno, papà Alessandro poteva disporre della somma necessaria a pagare le spese fatte da mamma Maria.
 
Papà Alessandro chiede allo zio Giovanni un prestito per pagare una parte delle spese fatte da mamma Maria.
 
Zio Giovanni concede un prestito a papà Alessandro, ma ad alcune condizioni:
 
1 papà Alessandro dovrà restituire alla fine dell’anno la somma prestata aumentata del 10%;
 
2 papà Alessandro dovrà aiutare zio Giovanni, nel caso in cui lo zio abbia problemi di soldi, prestandogli il denaro necessario aumentato al massimo dell’ 1%.
 
L’aumento sarà però pagato solo se zio Giovanni dimostrerà che con il prestito di papà Alessandro ha ottenuto un guadagno;
 
3 papà Alessandro dovrà ridurre i soldi che dà a mamma Maria per gli acquisti di alimenti, vestiti, scarpe, mobili, medicinali, libri, ecc. perché in questo modo potrà ripagare con più sicurezza il prestito.
 
Papà Alessandro accetta tutte le condizioni di zio Giovanni.
 
Zio Giovanni concede il prestito.
 
Papà Alessandro dà a mamma Maria la somma ricevuta in prestito da zio Giovanni.
 
Mamma Maria informa papà Alessandro che la somma che le ha dato non è sufficiente per pagare le spese sostenute.
 
Papà Alessandro la informa che chiederà a Matteo, Claudio e Sara un contributo in aggiunta a quello solito.
 
Inoltre papà Alessandro le ordina di diminuire le spese necessarie alla famiglia. Specialmente quelle che servono per mandare a scuola Martina e quelle per sostenere Valerio.
 
Papà Alessandro chiama Matteo, Claudio e Sara.
 
Papà Alessandro dice a Matteo, Claudio e Sara che vuole da loro un’altra parte dei soldi che guadagnano.
 
I tre storcono il naso, ma danno a papà Alessandro la parte richiesta.
 
Claudio e Sara, che risultano guadagnare meno di Matteo (perché non dicono quanto guadagnano davvero), dovranno sborsare una somma inferiore.
 
Ora papà Alessandro potrà pagare le spese fatte da mamma Maria. Ma ha sempre il problema di trovare i soldi per pagare a zio Giovanni il 10% del prestito.
 
Papà Alessandro è tentato di chiedere un altro contributo a Matteo, Claudio e Sara, ma così facendo rischierebbe di farli arrabbiare.
 
Allora papà Alessandro chiede a zio Giovanni un prestito per potergli pagare la parte in più (il 10% della somma prestata).
 
Zio Giovanni dice a papà Alessandro che ora i soldi non li ha, perché tempo fa prestò del denaro ad alcune persone che alla fine non glielo hanno restituito. Lui si è anche arrabbiato e ha tolto a queste persone le loro case e le loro auto, che però non riesce a vendere per rifarsi almeno un po’ della perdita subita.
 
Zio Giovanni dice che ora è lui a stare in difficoltà e ricorda a papà Alessandro la seconda condizione che ha portato al prestito.
 
Papà Alessandro, ricordando l’accordo, chiama subito Matteo, Claudio e Sara.
 
Dice loro che la situazione è davvero drammatica. Che la famiglia ha condotto fino a quel momento una vita al di sopra delle proprie possibilità. Che si rischia di non poter pagare più le spese della scuola di Martina. Che i medicinali non possono essere più acquistati da mamma Maria, ma da loro stessi. Che Valerio non può più essere sostenuto. E via dicendo.
 
Insomma, i tre, spaventati, accettano di dare a papà Alessandro quanto loro richiesto ancora.
 
Così papà Alessandro presta i soldi di Matteo, Claudio e Sara a zio Giovanni secondo le condizioni stabilite prima.
 
Zio Giovanni, che ora ha i soldi di Matteo, Claudio e Sara, presta a papà Alessandro quanto gli occorre per pagare la parte in più (il 10% della somma prestata) allo stesso zio Giovanni,
 
Papà Alessandro ha ora pagato il debito a zio Giovanni, ma per farlo si è indebitato ancora.
 
Papà Alessandro è ancora in crisi e si chiede: “Come faccio ad uscire da questa situazione?”.
 
Mentre aspetta la risposta, papà Alessandro continua a comprare costose auto blu, chiede altri prestiti a zio Giovanni e toglie altri soldi a Matteo, Claudio e Sara (ma a Matteo di più, perché Claudio e Sara continuano a non dirgli quanto guadagnano davvero).
 
 

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